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13 dicembre 1438: il condottiero Niccolò Piccinino, alla guida delle truppe milanesi, cerca di impadronirsi della città di Brescia, ma i santi martiri Faustino e Giovita appaiono sulle mura e respingono l'attacco. La città è libera e d'ora in poi entrerà definitivamente nella sfera politica di Venezia. Storici del medioevo e dell'età moderna, filologi, studiosi di letteratura italiana e di storia della liturgia sono chiamati attorno a questo miracolo per farne "l'anatomia", analizzando l'episodio, il contesto politico-militare in cui è ambientato, le fonti medievali che lo riguardano, delle sue successive rielaborazioni di età moderna e mille riverberi che esso ha avuto nella cultura e nella vita religiosa bresciana.